mercoledì 30 settembre 2015

A BIRD IN THE HAND: TIRIAMO LE SOMME?



Era la primavera del 2012 quando le Starbookers si imbatterono in un libro che avrebbe in certo qual modo cambiato il corso del loro futuro insieme: ai tempi, si lavorava ancora sui propri blog personali, le ricette venivano pubblicate contemporaneamente, lo stesso giorno alla stessa ora,  e il "fare rete" era affidato ad un complicato e farraginoso sistema di link, a dimostrare che un progetto, sì, esisteva, ma la consapevolezza del suo valore ancora non c'era. 

I libri, quelli, si sceglievano come si scelgono anche oggi: col fiuto di chi li maneggia da una vita e con l'amore di chi sa che non potrà mai farne a meno. E furono proprio questo fiuto e questo amore che, in quel lontano maggio 2012, ci portarono dritti alla seconda fatica di un autore semi sconosciuto al pubblico italiano, ma di cui noi ci innamorammo all'istante. Per la prima volta, dai tempi dei grandi scrittori di cibo, intuivamo di aver incontrato ben più di un semplice compilatore di ricette, infinitamente di più di un personaggio pronto a sfruttare l'onda del proprio successo con una operazione editoriale: quella che sentivamo era finalmente una voce nuova, capace di affascinare e di sedurre con un'idea - un'idea!! - di cucina originale, creativa, convincente. 

Quel libro era Plenty, quell'uomo era Yotam Ottolenghi e, da allora, lo Starbooks non potè più essere lo stesso: perchè quello che successe sulle pagine dei nostri blog, a maggio e nei mesi successivi, ci convinse che, a dispetto di una sincera incredulità, noi eravamo diventate davvero un punto di riferimento per un gruppo di lettori affezionati che, dopo questa scoperta, ci giurò fedeltà eterna. 
Da lì, il passo avanti, nella direzione di uno spazio esclusivo e di un progetto sempre più centrato e consapevole.

Da allora, i libri che abbiamo "starbookato" sono stati numerosissimi e, per fortuna, quasi tutti in grado di superare la prova delle nostre esecuzioni: il fiuto e l'amore di cui sopra si sono affinati e la soddisfazione di siglare con un "promosso" il libro del mese è pari all'entusiasmo con cui se ne provano le ricette, nelle settimane precedenti. 

E però, sino ad oggi, non ci era mai più capitato di "scoprire" un autore degno di questo nome. Un autore, cioè, capace di far emergere dai propri libri una filosofia così peculiare e così ben connotata da trasformare una raccolta di ricette nella tappa di un percorso di riflessione sul cibo di cui ogni piatto, ogni combinazione, ogni ingrediente costituisce un risvolto, una dimostrazione, una conferma.  Un autore capace di farci alzare gli occhi dalla routine un po' compilatoria del "promosso- rimandato- bocciato" che stava scandendo in maniera pericolosamente meccanica il nostro lavoro qui sopra.

In poche parole, Diana Henry ci ha conquistate: in modo lieve ma non leggero, in modo divertente, ma non dispersivo, in modo persuasivo ma non pedante, attraverso una carrellata di ricette che ha avvinto anche i nostri lettori, impegnandoli in una rincorsa ai fornelli a cui non si assisteva da tempo. 

Se avessimo dovuto immaginare una ripresa dello Starbook all'insegna dell'entusiasmo e, quasi, della rinascita, non saremmo riuscite a prefigurare niente di simile all'iniezione di adrenalina che oggi scorre nelle nostre vene, grazie a Mrs Henry e a quello che, lì per lì, era sembrato un "tranquillo libro sul pollo". Anziché tracheggiare con cautela, abbiamo finalmente ripreso il largo, in un mare di libri ancora tutto da scoprire, con la certezza di aver aggiunto un altro faro, ad illuminare una rotta che si  è ulteriormente delineata e di avere un pubblico  sempre più pronto a seguirci in questo nuovo capitolo delle nostre avventure. 
Ci vediamo ad Ottobre, con il prossimo Starbook!

11 commenti:

  1. Ottolenghi me l'avete fatto conoscere voi: un paio di settimane fa è arrivato "Plenty More". Non riesco a smettere di riproporre le sue ricette, spesso sostituendo un paio di ingredienti, ché tutti insieme è impossibile averli. Se tanto mi dà tanto mi toccherà comprare Diana Henry. Già il titolo è tutto un programma, e non oso pensare alle battutacce dell'altro, la cui ironia non è neppure tanto british... Non vedo l'ora di scoprire quale sarà il prossimo :)

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    1. ...Ma tu digli che il prosieguo della frase è "is better than two in the bush", magari si ricrede... Ripensandoci, no, non glielo dire. ^_^
      Però il libro vale veramente la pena, è stupendo.
      Hai presente Jerusalem, che riempi di post-it perché vuoi fare praticamente tutte le ricette? Ecco, qui è lo stesso. ;-)
      Un bacione.

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    2. sì, hai ragione. non avrei dovuto dirglielo... in ogni caso arriverà, e mi toccherà iniziare a venderne qualcun altro perché le librerie qui sono un po' affollate. un abbraccio :)

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  2. Ale, il lirismo della tua recensione mi ha trascinata sempre più in alto, da tanto era bello!
    Bello veder ripercorrere la nostra storia in questo modo, discernendo il fil rouge che l'ha accompagnata.
    Bello pensare che abbiamo contribuito alla scoperta di Yotam Ottolenghi per il pubblico italiano... e bellissimo pensare che abbiamo scoperto un'altra autrice, Diana Henry, capace di risvegliare l'entusiasmo per i fornelli come Yotam prima di lei ha saputo fare.
    Vorrei ringraziarti in queste poche righe per avere avuto la geniale e innovativa idea dello Starbooks, e vorrei ringraziare anche tutti i nostri affezionati lettori, dei quali mi auguro una più attiva partecipazione con il Redone!

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  3. Anche Starbooks ha il suo percorso, ed è bellissimo vederlo dipinto qui.
    Grazie, Ale.

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  4. Grazie ragazze, è proprio vero, siete diventate un punto di riferimento per tante, me per prima, ovviamente. I vostri giudizi sono preziosi e le recensioni sempre impeccabili! :)
    E grazie anche per averci fatto conoscere la Henry :D

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  5. E' proprio così. Un libro magnifico, un altro volume da tenere sul comodino!
    GRazie Ale!

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  6. io che non faccio MAI ricette dai libri e che trovo una lacuna incredibile in questo mio NON-agire, vi stimo per il lavoro che fate e per il "fiuto" che avete. Imparerö, promesso, imparerö.

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  7. Mi sono innamorata di ogni ricetta, non pensavo, mai avrei immaginato :D grazie a tutte per aver scoperto Diana Henry

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  8. Da questo mese ho una persona in più da amare, Diana Henry e tutto questo grazie a voi mie belle Starbookers. Grazie Grazie Grazie di esistere.
    E stasera preparerò.... pollooo! per le precisione: Pollo con acciughe, limone e rosmarino. Sto valutando di comprare il libro anche se, ahimè di solito finisce in libreria insieme agli altri libri a prendere solo polvere, perché continuo a cucinare le ricette che giornalmente trovo sul web... tristessaaaa

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  9. Questi anni sono volati! La tua mente vulcanica e geniale vede sempre lontano...
    Grazie, Ale!!!

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